Per il trattamento del bamboo in immersione è necessario bucare le membrane interne dei nodi del bamboo appena tagliato per permettere alle canne di affondare, immergendole in acqua stagnante o fluente (fiume, torrente) per 4-12 settimane. Lasciare i nodi nel culmo implica l’impiego di un peso per far affondare la canna di bamboo.
In questa maniera gli amidi, i carboidrati e le sostanze idrosolubili presenti nel bamboo si disciolgono nell’acqua lasciando la canna di bambù libera da sostanze appetibili per i parassiti. Ancora meglio se l’immersione avviene in acqua di mare o in soluzione salina, più efficace dell’acqua dolce contro insetti e parassiti, e se l’acqua non è stagnante ma in movimento.
In generale la procedura più utilizzata è l’immersione dei culmi di bamboo in grosse vasche riempite di soluzione trattante; in molti casi la vasca viene riscaldata per favorire la fuoriuscita della linfa e l’ingresso della soluzione trattante all’interno del culmo di bamboo. Una volta trascorso il tempo necessario, che può variare dalle 2 alle 4 settimane (più breve di un trattamento in mare o fiume) il bamboo viene scolato e posto ad essiccare esposto a sud: il periodo di stagionatura in questo caso sarà più breve in quanto, a seguito del trattamento, all’interno della canna è presente soprattutto acqua che evapora molto più velocemente della linfa e dei succhi della pianta.