Un’esperienza tutta femminile, singolare femminile: La Terra! E che femminile! uno di quelli che dice “scanzete!/famme passà!”, e il maschile….sta a guardare! Un’allegra tribù compatta e collaborativa alla scoperta di uno dei quattro elementi. Stefano Mattei nelle vesti di cerimoniere; lo sciamano della tribù padrone delle informazioni nel rito del “tramandare il sapere”, abbiamo scavato la terra del posto, raccolta dopo il primo strato superficiale di suolo, dove la terra appare più dura, argillosa e compatta(verrà poi sbriciolata con la molazza). Oltre alla terra del posto, abbiamo sperimentato anche la terra proveniente da uno scavo profondo diversi metri proveniente da un cantiere vicino, un’ argilla pura, direttamente dal periodo neolitico! Forse un vecchio letto del fiume frequentato da nostri avi. Sotto la guida di Stefano abbiamo imparato come riconoscere e terra e come è composta, principalmente di limo, argilla, sostanza organica e sabbia(/sassi). Dovevamo capire quanta percentuale di argilla fosse presente, quindi abbiamo riempito a metà un barattolo di vetro con la terra del posto, abbiamo aggiunto acqua per tre quarti del barattolo e abbiamo agitato vigorosamente, lasciato successivamente riposare, la terra nel barattolo si è disposta a strati, dal più leggero in alto al più pesante sul fondo, a questo punto era visibile lo strato di argilla e di conseguenza la percentuale rispetto agli altri elementi. Abbiamo usato la molazza, le americane, le carriole e secchi, avanti, indietro e in alto e in basso, un ritmo sempre più incalzante: riempi, svuota, sali e scendi; e versa, aggiungi, stendi, aspetta…Un ritmo di djembe ben sincronizzato, e durante questa danza tribale, ad un certo punto il djembe delle donne si fà più forte, sempre di più, fino a rubare la scena nella cerimonia e eseguire un assolo dal ritmo serrato, a quel punto gli uomini non hanno pututo far altro che fare un leggero accompagnamento e ascoltare con ammirazione un fantastico sound!