A sei mesi dalla prima volta che abbiamo messo piede nei bambuseti dell’Asur possiamo fermarci un attimo a riflettere, osservare il lavoro fatto e progettare il futuro.
Abbiamo passato giornate a trascinare fuori dal bambuseto canne secche e schiantate ed ora parte del bosco di bambù è accessibile.
Nel corso della pulizia abbiamo individuato e segnato i germogli incontrati nel nostro avanzamento verso il cuore del bambuseto, in modo da ricordarne l’età, e ora che possiamo passeggiare fra le canne li riconosciamo già alti più di tre metri a fianco delle madri che raggiungono diametri notevoli.
Il materiale di scarto è vario ed abbondante: abbiamo mucchi di foglie e rametti da usare come pacciamatura e cataste di canne secche da cippare o da far diventare carbone, al lavoro!